Cristina Scrigna

Parole sull'acqua

Opera di Luigi Sabatelli

Lo strano caso del Professore (Parte IV) – Il Sogno

– Toc toc! Si può?

– Ma….Vastità, è lei?!

(FULMINI, SAETTE, BOATI)

– Chi voleva che fosse a bussare in questo posto?!

– Vastità, sono lusingato che mi degni di attenzione. Ma …perché ha bussato?

– Che domande, per chiedere permesso! La gente deve sentirsi libera di scegliere se ricevermi o no.

– Mi stupisce che mi venga a trovare.…n-non sono mica di nuovo trapassato?!?

– Stia tranquillo, siamo nel suo sogno. I suoi colpi di testa sono acqua passata. Però vedo che ha problemi di memoria… Non si ricorda? L’ha suggerito proprio lei di utilizzare il sogno come strumento di comunicazione col mondo ‘Oltre’?

– Ma, Vastità, si trattava del personaggio di un raccontino di poco conto che ho scritto io. E non parlavo di me!

– Ne è proprio sicuro? Mai sentito parlare di ‘proiezioni’, ‘inconscio’, ‘ispirazione’? Lei, in quel breve scritto, ha messo una parte del suo vero sé, esprimendo un bisogno. E – io aggiungo – la comunicazione avviene in due sensi: si può essere ‘trasmittenti’, ma anche ‘riceventi’. E io, per l’appunto, ho approfittato del canale che lei ha aperto.

– Ah!

– Le sembra strano? Lei ha una mente molto interessante con cui sintonizzarsi …quantunque a volte rimanga aggrovigliato nei suoi ragionamenti.
Su, su, non si offenda! L’ho detto bonariamente. Lo sa che ci si deve offendere solo se si viene ignorati? Se si viene criticati, allora vuol dire che si è interessanti. E poi, si immagina che noia sarebbe ricevere solo lodi?!

– Non per me. Sono conferme. Io da me pretendo la perfezione!

– Che brutto vizio!!! Se lo lasci dire da uno che i vizi li dovrebbe punire.

– Ma veramente…

– Non si affretti a replicare! La mia non è un’accusa! …non ancora, perlomeno.

– Allora taccio!

– Ecco, bene, taccia! Questa severa autodisciplina le avrà anche dato sapere, successo e fama. Ma si ricordi che lei è umano! Ma davvero è convinto che inseguendo la perfezione diventerà felice?

– Beh, io credo…

– Era una domanda retorica, professore. E si sciolga! Si rilassi!! Respiri, viva, rida, scriva scriva scriva!!!

– Ma ho scritto decine e decine di articoli…

– Quello non è mica “scrivere”, quello è pubblicare, condividere dati, informazioni. Ma basta con tutta questa cerebralità!

– Ma è quello che so fare meglio…

– Non ne dubito! E scommetto anche bendato e senza pensare! L’ho sentito il suo mantra interiore: ‘Competenza, precisione, RIGORE, P E R F E Z I O N E’….  Uffff, mi sono stancato solo a dirlo! Ma in tutto questo, mi dica: DOV’È LA SUA ANIMA? Se me lo dice, giuro su di me che tolgo il disturbo!

– Se lo sapessi supererei il mio blocco.

– Glielo svelo io il suo blocco: si chiama ‘giudizio’. Se ne infischi delle critiche e di piacere a tutti. A nessuno importa quale voto si autoinfligge! Gli altri sono così impegnati col suo stesso problema, che nessuno sa più chi è veramente!
Dimentichi la sua posizione, il suo ruolo, si divincoli dal suo sé spietato e si conceda di raccontarsi e di sbagliare! Un po’ di ordinarietà e di ‘nessunismo’ le faranno bene! Parli della sua vita, dei suoi sogni, dei suoi sentimenti, di ciò che vuole, purché sia SUO.

– Ma a chi può interessare ciò che ho scritto?!

– A  L-E-I !!! Vedrà quanto imparerà ascoltandosi davvero! Potrebbe addirittura riconciliarsi con la vita, sa? Però deve farlo ORA, senza procrastinare. Carpe diem! Dia retta a un ‘Antico di giorni’ come me! Il tempo è prezioso. Lei deve trovare la chiave che apre il Senso delle cose.

– Da dove posso cominciare, Vastità?

– Professore, se non la conoscessi per quell’ateo che è, direi che mi sta pregando… In realtà lei ha già cominciato, è tutto lì, scritto e chiuso in quel cassetto.

– Ma non so se ciò che ho scritto piacerà!

– Qualcuno ha detto che “la felicità non è la mèta, è la strada”, …ma non ricordo più chi. Comunque, l’atto dello scrivere è già in se stesso appagante. Inoltre, potrebbe persino regalare qualche emozione, se ci si mette d’impegno! Anch’io sa, secoli or sono, ho scritto un libro, sebbene ignorato da molti, e ho portato molta gioia a pochi. Ma che ci vuol fare? C’est la vie…. 

Beh, Mi stia bene. La lascio al suo sonno. Forse domani ricorderà vagamente di aver sognato, senza rammentare cosa… Sono i sogni migliori, quelli che ti cambiano la vita!

– Grazie Vastità, grazie! M-ma, perché non rimane con me ancora un…

– Ooooh, Me Stesso, che tardi!!! Lei mi ha dato chiacchiera, professore, ma io la devo proprio salutare. Ho una galassia di cose da fare e un Universo da mandare avanti! Ora mi toccherà correre oltre la velocità della luce!!!!! Non lo dica a nessuno, ma …contrariamente a quello che si dice di me …io non sono in ‘Ognidove’!!!

😊FINE

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