Cristina Scrigna

Parole sull'acqua

Riscone, cappella del 1600

La cappella

In cima alla collina

la piccola cappella sempre aperta

era inondata di sole e di aria fresca

Sul davanzale giacevano cestini

ricolmi di custodie di istantanee,

persone di ogni età in pose felici

con doppia data in calce, segno di definitiva assenza

Difficile descrivere sgomento

comunanza e magnetismo esercitati

da quell’affaccio su vite interrotte sconosciute

Naturale fu l’epitaffio rievocare:

Ciò che sarete voi noi siamo adesso.

Chi si scorda di noi scorda se stesso…

Liberatorio il pianto.

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