Cristina Scrigna

Parole sull'acqua

1951

Giovane vecchio

Torvo, oscuro, imprevedibile

una nube nera sotto il braccio,

già stanco del vivere

che consumava la mia aria…

Odiavo il tuo fischiare forte dalle scale

il rumore dei tuoi passi

il tuo rientrare,

senza provare a fingere

Ma poi sei ritornato indietro

ribaltando tutto,

diventando vecchio-giovane-bambino

Rimpiango l’assenza di dolcezza

la mia severità

i miei mancati abbracci

Di te resta nell’aria l’eco

della tua voce ferita, liquida,

triste, magnifica.

a mio padre

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