Il dolore lega a terra
rammentando quanto fragili, precari,
eppure vivi siamo,
rimarcando limiti e conquiste,
non lasciando niente di intentato.
E la pena si fa condivisione
proteggendo dall’isolamento,
generando la necessità e la relazione.
È dolore, e l’anima si sente, e pesa,
costringendo il corpo a fare soste.
E si soffre, e si prosegue duramente,
non sprecando tempo con risposte.
Perché si è vivi. Adesso.
Fortemente.