Sono nata nel 1965. Senza alcuna formazione umanistica o letteraria, nel 2019 ho scoperto la bellezza della brevità della poesia, e non l’ho più abbandonata, né lei finora ha abbandonato me. Uso la poesia come strumento per esprimere le mie idee, le mie opinioni sulle idee, descrivere ciò che vedo, come mi fa sentire e come vorrei che fosse. Parlo di te, di me, di noi tutti, di chi non è più, di Chi non si vede. Mi piacciono i giochi di parole, il sotteso, l’essenziale e l’esistenziale. Quando finiranno le idee smetterò di scrivere. E, allora, forse mi metterò a cantare.
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